Al festival Antegnati

Ieri al Duomo Vecchio ho assistito all'ultimo concerto del festival antegnati, all'organo Giampietro Rosario: 
il programma ha attraversato i secoli tra le atmosfere sacre di Merulo, dove il canto del vetusto organo si innalzava tra le millenarie volte, la tenebrosa potenza della Fantasia Cromatica di Sweelinck, brano da sempre eseguito da Leonhard, alla memoria del quale il festival è stato dedi

cato, la Bergamasca di Scheidt è fiorita nella sua danza che ha permesso di godere di gran parte dei timbri dello strumento.
Nella seconda parte del programma, su tutti il "Tiento" di Francisco Correa de Arauxo, una meditazione dal fraseggio vicino al flamenco e la Toccata aperta di Scarlatti, un fiume in piena di invenzione melodica e ritmica. Il tutto sotto una volta di storia, sotto ai piedi, una danza d'ossa, accanto, la tenera carezza della notte.